Sonata Chiusa
Scivolavano le dita sulla scacchiera distorta,
lente acceleravano e sempre più forte
l'impeto di mille martelli su corde
la cattedrale costruiva di suono in basalto.
Un tocco più in alto, una sequenza profonda,
una colonna, un'arcata, un colpo di calce,
gira la pagina e proseguon le sbarre:
grembo di sovrumane opere e di loro
falce.
Perifrasi o parafrasi, per farsi salvi e non prevalsi:
non solo scrittura, qualsiasi forma scagiona il tumulto più intimo e, al contempo tetro, lo confina nella finitezza temporale e del mezzo.
Non c'è tragitto completo, senza sobbalzi e fermate, lo stesso mezzo che trasporta lungo il percorso, rinchiude e intrappola durante il viaggio.
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