Nella vita dell'universo, però, il concetto di punto di non ritorno è qualcosa di molto più perfezionato e definito. Entropia, Big Bang, Singolarità, bla, bla, bla.
Sembra strano pensare che la nostra vita, per quanto muovendosi a scale temporali e spaziali nel continuo e, in un certo senso, basata su fenomeni (emergentemente) quasi adiabatici come la crescita e i cicli solari/stellari, sia comunque esistente per via di una o molte singolarità (non molto singole).
Visto che questo blog è di poesia, volevo condividere con voi l'immagine che questo concetto mi suscita.
Le vite ciclano sempre, con punti di non ritorno.
PS: la parte del suicidio è riferita a Chester Bennington, calmi col 911.