Wednesday, 25 January 2017

il futuro fortuito

Hola, sono tornato con un testo improvvisato come la reazione all'inaspettato. Ci sto pensando da tempo e vorrei fondare un tempio di informazione, che celi dietro alle nuvole del cielo le mie celeri opinioni e che renda un'attivo servizio informativo per interessati.
[e sono tornato a rileggere sopra perché il mio limite non è vero ch'è sempre stato il poco labor limae]
comunque stavo meditando a dosare lo stream of consciousness a un minino e partire un blog che spieghi o descriva l'italia ai non italiani ( o anche agli italiani) e sarà in inglese.

Non so se valga la pena, ma alla fine il mio unico timore è la mia inconsistenza, o meglio, la mia incostanza. Ma che conta? Ci provo, no?
Sarebbe un altezzoso e rumoroso "Italy explained" ma non so se non sembri selvaggiamente click-baity o solamente una merda.

Sarebbe un racconto di quello che penso sia misconception all'estero e quello che ritengo sia insaputo. Contando che nemmeno io sono veramente italiano e che mi celo dietro a pseudonimo, non so cosa possa aracnidamente cavarne dal buco, ma potrebbe funzionare, no?

Onestamente la mole di lettori già di questo blog è rasente a zero, quindi per non eufemizzarla, fa cagare a visualizzazioni. Quale pro a propinare un'altra solfa di contorte sparate che missano anche corpi di proporzioni astronomiche?
Non lo so.

C'è, comunque, e resta. C'è e resta la pulsione abissalmente profonda di inanellare parole per avere l'unica  libertà rimasta di forgiarmi personalmente le catene.
"Prigioniero e carceriere di me stesso nella prigione che sono io stesso", sono così confuso da non sapere se sia una citazione o sia frase mia o citazione di un altro me, morto d'inedia in prigionia.
Quindi sì, non sono più tornato indietro a labor-limare, sono in loop e sto streamando a bomba il flow di pensieri che sfiora l'aria come le mie palpebre assonnate alla luce artificiale di milioni di pixel.

D'accordo, mi ho convinto, vada per "Italy Explained" e cada la prima foglia d'autunno, il primo fiocco d'inverno, il primo strale dal cielo, la prima fenditura nella roccia colpita con rabbia.
Vedremo.

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