Non ti sfiora mai l'idea
che se chiami sacra una scrittura
allora non ti è chiaro il concetto
di cosa sia "contro natura"?
Non ti dichiari mai contrario al cemento del tetto di casa, o alle luci metalliche della notte che non illuminano le onde che trasportano voci.
E lo vorrai il cuore di maiale clonato dopo lo spavento di un infarto a sorpresa, mentre tornavi dal lavoro che scambi con carta filigranata per comprarti riposo.
Alla fine l'unica cosa naturale è la terra, e io che pensavo che il Calvario fosse servito per farci vivere il contrario.
Ma tranquillo! Niente di urgente,
piscia pure nella sorgente per abbeverati all'estuario.
Tuesday, 31 January 2017
Friday, 27 January 2017
Testate in Faccia
Quindi ora si fa sul serio: ci si inietta il siero e ci si fa di sincero svendersi.
Ho creato la pagina di Assentheismo su Facebook e, comunque andrà, sarà un fallimento perché il target serio, lo zoccolo duro di puro acume appuntito, usa Adblock vari sul browser.
Eppure un addblock su mobile devono ancora affinarlo, quindi io mi affido alla volatilità delle applicazioni per smartphone.
Perché? Già... perché?
Per cominciare perché ho riletto vecchi post e la cosa sembrava decente da pubblicare. In secondo luogo perché vorrei, ma non riesco a farmi sentire. Quindi ci provo nel modo più zotico.
Inoltre vorrei tenere l'anonimato, quindi escludo il "passaparola" tra conoscenti, dato che non c'è modo di farsi conoscere senza farsi riconoscere. Senza omicidio, intendo.
Tranne questo di Facebook.
Quindi via! Il peggio sell-out della mia breve esistenza. Per ora.
https://www.facebook.com/assentheismo/
Ho creato la pagina di Assentheismo su Facebook e, comunque andrà, sarà un fallimento perché il target serio, lo zoccolo duro di puro acume appuntito, usa Adblock vari sul browser.
Eppure un addblock su mobile devono ancora affinarlo, quindi io mi affido alla volatilità delle applicazioni per smartphone.
Perché? Già... perché?
Per cominciare perché ho riletto vecchi post e la cosa sembrava decente da pubblicare. In secondo luogo perché vorrei, ma non riesco a farmi sentire. Quindi ci provo nel modo più zotico.
Inoltre vorrei tenere l'anonimato, quindi escludo il "passaparola" tra conoscenti, dato che non c'è modo di farsi conoscere senza farsi riconoscere. Senza omicidio, intendo.
Tranne questo di Facebook.
Quindi via! Il peggio sell-out della mia breve esistenza. Per ora.
https://www.facebook.com/assentheismo/
reingranare marce e macinare grano
I went back writing, after a long period of complete inactivity. I find myself awakening with a written piece of paper in front of me, like a serial killer realizing he's bathing in a lake of blood. There is not purpose or intention, only the steam being let out.
It is not a choice, it is a need.
So I took this, the awakening concept and I throw it on paper. This time consciously and not on real paper.
As a stand-alone verse, the one following is not that much. But I like how interwoven everything appears once understood it's all a meta-game.
Or at least I hope it turns out as something more complex than a simple droplet of narcissism.
Sorto dal letto
e dal contorto
involucro di incubo
mi svincolo
come strale tra le fronde
o scoglio tra le onde
e inchiostro scaglio
sul foglio falso
di CSS decorato
e la pelle di HTML.
It is not a choice, it is a need.
So I took this, the awakening concept and I throw it on paper. This time consciously and not on real paper.
As a stand-alone verse, the one following is not that much. But I like how interwoven everything appears once understood it's all a meta-game.
Or at least I hope it turns out as something more complex than a simple droplet of narcissism.
Sorto dal letto
e dal contorto
involucro di incubo
mi svincolo
come strale tra le fronde
o scoglio tra le onde
e inchiostro scaglio
sul foglio falso
di CSS decorato
e la pelle di HTML.
Thursday, 26 January 2017
Un nuovo standard
Ieri ho avuto una lunga conversazione con un amico di vecchia data.
Era tempo (anni) che non ci frequentavamo più assiduamente come un tempo e le rare occasioni erano più un catch-up che un discutere vero.
Ieri parlando sono stato folgorato, come giungere alla cima e scoprire già sventolante lo stendardo della fazione nemica. Ho cambiato lo standard.
In un tentativo di esemplificazione della realtà e cercando di mantenere le cose semplici per fare biopsie pulite della realtà, mi ero costruito le categorie per interagire con le altre persone.
La struttura che avevo inventato era quella del "98%", dove il 98% delle persone erano merde e il 2% si salvavano. ASPETTA! Non intendevo dire che il 98% delle persone FOSSERO realmente merde, intendevo che io DOVEVO reputarle tali, in modo da trascurarle e non prendere a cuore le loro parole/azioni/opinioni.
Ora, detto così, suona molto teenager e adolescente iracondo. Vero, e magari anche un po' veritiero, ma era una visione che aiuta tanto e che s'allineava a tutte le sfacettature quasi estremiste che mi contraddistinguevano.
Ieri parlando ho capito che ho cambiato lo standard. Il nuovo standard è
Era tempo (anni) che non ci frequentavamo più assiduamente come un tempo e le rare occasioni erano più un catch-up che un discutere vero.
Ieri parlando sono stato folgorato, come giungere alla cima e scoprire già sventolante lo stendardo della fazione nemica. Ho cambiato lo standard.
In un tentativo di esemplificazione della realtà e cercando di mantenere le cose semplici per fare biopsie pulite della realtà, mi ero costruito le categorie per interagire con le altre persone.
La struttura che avevo inventato era quella del "98%", dove il 98% delle persone erano merde e il 2% si salvavano. ASPETTA! Non intendevo dire che il 98% delle persone FOSSERO realmente merde, intendevo che io DOVEVO reputarle tali, in modo da trascurarle e non prendere a cuore le loro parole/azioni/opinioni.
Ora, detto così, suona molto teenager e adolescente iracondo. Vero, e magari anche un po' veritiero, ma era una visione che aiuta tanto e che s'allineava a tutte le sfacettature quasi estremiste che mi contraddistinguevano.
Ieri parlando ho capito che ho cambiato lo standard. Il nuovo standard è
- più oggettivo
- più moderato
- più forgiving con gli altri.
In pratica tutto gira sulla relazione "fare-chiacchiere".
Con "fare" si intende costruire, produrre, impegnarsi, creare, mettere a punto, insomma fare qualcosa. Sia musica, sia lavoro, sia famiglia, sia traguardi. Già qui si vede chiaramente che molte, moltissime persone, cadono nel fare.
"Chiacchiere" invece, un po' più sottile, non si riferisce a "parlare del tempo" o parlare a sproposito, no quello è passabile (visto che il nuovo standard è moderato?!). Chiacchiere negativo consiste in dire di saper "fare", ma non "fare", criticare chi sa "fare" implicitamente affermando di saper "fare" ma senza "farlo" e, in definitiva, "fare" solo "chiacchiere".
Ecco, recentemente ho avuto l'esperienza di un superiore che si ammantava di conoscenze, che aveva sempre parole di disprezzo per chiunque non accogliesse le sue convinzioni ed era, sempre, fastidioso. Era uno di quelli che "o con me o contro di me". E sarebbe andato bene. SE SOLO AVESSE FATTO.
Ma non faceva.
Adesso lui se n'è andato ed è restato a me di concludere il suo lavoro e, che io possa crepare ora e qui, il suo lavoro è shaky come una dodicenne davanti a Mike Tyson. Tante cose che lui s'inorgogliva d'aver fatto, non si capisce come le ha fatte, non esistono prove che lui le abbia fatte e, soprattutto, per essere il suo lavoro di 3 anni è pochissima roba.
Adesso lui se n'è andato ed è restato a me di concludere il suo lavoro e, che io possa crepare ora e qui, il suo lavoro è shaky come una dodicenne davanti a Mike Tyson. Tante cose che lui s'inorgogliva d'aver fatto, non si capisce come le ha fatte, non esistono prove che lui le abbia fatte e, soprattutto, per essere il suo lavoro di 3 anni è pochissima roba.
Dopo quest'esperienza ho notato nel mio passato altri illustri esponenti del "chiacchiere". E guarda caso ora torna tutto.
Inoltre, uno che NON "fa" è comunque salvabile. Purché resti lì tranquillo e prosegua. A me va bene. Ora lo standard lo permette e lo ammette tra i salvabili.
Ma se solo, dal suo spanzarsi sul letto in una città lontana nella nebbia, lui/lei osa cominciare a dire "sì però io potre...." BAM !!! CHIACCHIERE !!! BAM !!! MERDA FUORI DI QUI DIOCANE.
Wednesday, 25 January 2017
il futuro fortuito
Hola, sono tornato con un testo improvvisato come la reazione all'inaspettato. Ci sto pensando da tempo e vorrei fondare un tempio di informazione, che celi dietro alle nuvole del cielo le mie celeri opinioni e che renda un'attivo servizio informativo per interessati.
[e sono tornato a rileggere sopra perché il mio limite non è vero ch'è sempre stato il poco labor limae]
comunque stavo meditando a dosare lo stream of consciousness a un minino e partire un blog che spieghi o descriva l'italia ai non italiani ( o anche agli italiani) e sarà in inglese.
Non so se valga la pena, ma alla fine il mio unico timore è la mia inconsistenza, o meglio, la mia incostanza. Ma che conta? Ci provo, no?
Sarebbe un altezzoso e rumoroso "Italy explained" ma non so se non sembri selvaggiamente click-baity o solamente una merda.
Sarebbe un racconto di quello che penso sia misconception all'estero e quello che ritengo sia insaputo. Contando che nemmeno io sono veramente italiano e che mi celo dietro a pseudonimo, non so cosa possa aracnidamente cavarne dal buco, ma potrebbe funzionare, no?
Onestamente la mole di lettori già di questo blog è rasente a zero, quindi per non eufemizzarla, fa cagare a visualizzazioni. Quale pro a propinare un'altra solfa di contorte sparate che missano anche corpi di proporzioni astronomiche?
Non lo so.
C'è, comunque, e resta. C'è e resta la pulsione abissalmente profonda di inanellare parole per avere l'unica libertà rimasta di forgiarmi personalmente le catene.
"Prigioniero e carceriere di me stesso nella prigione che sono io stesso", sono così confuso da non sapere se sia una citazione o sia frase mia o citazione di un altro me, morto d'inedia in prigionia.
Quindi sì, non sono più tornato indietro a labor-limare, sono in loop e sto streamando a bomba il flow di pensieri che sfiora l'aria come le mie palpebre assonnate alla luce artificiale di milioni di pixel.
D'accordo, mi ho convinto, vada per "Italy Explained" e cada la prima foglia d'autunno, il primo fiocco d'inverno, il primo strale dal cielo, la prima fenditura nella roccia colpita con rabbia.
Vedremo.
[e sono tornato a rileggere sopra perché il mio limite non è vero ch'è sempre stato il poco labor limae]
comunque stavo meditando a dosare lo stream of consciousness a un minino e partire un blog che spieghi o descriva l'italia ai non italiani ( o anche agli italiani) e sarà in inglese.
Non so se valga la pena, ma alla fine il mio unico timore è la mia inconsistenza, o meglio, la mia incostanza. Ma che conta? Ci provo, no?
Sarebbe un altezzoso e rumoroso "Italy explained" ma non so se non sembri selvaggiamente click-baity o solamente una merda.
Sarebbe un racconto di quello che penso sia misconception all'estero e quello che ritengo sia insaputo. Contando che nemmeno io sono veramente italiano e che mi celo dietro a pseudonimo, non so cosa possa aracnidamente cavarne dal buco, ma potrebbe funzionare, no?
Onestamente la mole di lettori già di questo blog è rasente a zero, quindi per non eufemizzarla, fa cagare a visualizzazioni. Quale pro a propinare un'altra solfa di contorte sparate che missano anche corpi di proporzioni astronomiche?
Non lo so.
C'è, comunque, e resta. C'è e resta la pulsione abissalmente profonda di inanellare parole per avere l'unica libertà rimasta di forgiarmi personalmente le catene.
"Prigioniero e carceriere di me stesso nella prigione che sono io stesso", sono così confuso da non sapere se sia una citazione o sia frase mia o citazione di un altro me, morto d'inedia in prigionia.
Quindi sì, non sono più tornato indietro a labor-limare, sono in loop e sto streamando a bomba il flow di pensieri che sfiora l'aria come le mie palpebre assonnate alla luce artificiale di milioni di pixel.
D'accordo, mi ho convinto, vada per "Italy Explained" e cada la prima foglia d'autunno, il primo fiocco d'inverno, il primo strale dal cielo, la prima fenditura nella roccia colpita con rabbia.
Vedremo.
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