così, il titolo mi andava perché non so dove sia andata l'abilità che avevo di riversare parole.
Comunque, oltre a perdonarmi l'assenza di figure retoriche da panico, devo un attimo riassumere cose che mi girano in cranio da mesi e non riesco a definirle/dirle/circoscriverle.
Sono idee successive all'attentato di Nizza, al fallito golpe in Turchia, al mio quasi ossessivo ascolto di discorsi di Trump e al mio leggere in internet cosa ne pensano all'estero dell'Italia (spoiler: pensano tutta l'Italia sia la Sicilia).
Uniscono tutto in un cumulo e mi accorgo di farlo anch'io. La primaria forma di superiorità dell'uomo rispetto alle altre specie è la capacità di associazione che (con l'astrazione) unifica in concetti gli oggetti e crea classi. Come i "quadrupedi". È sbagliato pensare che più uno è stupido, minore è il numero di classi di cui dispone (o che è riuscito a concepire)?
Dunque tutti quelli che fanno "di tutte le erbe un fascio" sono più stupidi dei selettivi (?). Il crollare in facili classi (negro, ateo, poliziotto, ricco, giovane, cinese) e definizioni annesse (ladro, sociopatico, fascista, intelligente, impasticcato, copione) è sbagliato per il campione statistico ridotto, no?
Non è uno sfogo di buonismo e io stesso crollo in stereotipi (o facili classi) e ne capisco l'utilità per una comunicazione fulminea (Trump non può star là a spiegarti la storia dell'immigrato cattivo e da cosa si differenzia da quello buono) e in generale le facili classi vengono dall'istinto e non dal ragionamento. Un nero ha rubato -> tutti i neri rubano. Più comodo, no? Evoluzione.
Fuoco brucia, no tocco più fuoco.
Facile, no?
Vabbè, sto divagando. Che altro è che mi turba?
Non ricordo. Non riesco a tenere le cose a bada.
Ah, sì. Rabbia. Forse sto riuscendo a ridurre. Ho dato un po' di lettura a consigli di psicologi e analisti su come affrontare gli outburst. È l'analisi del senso di colpa che può aiutare ad evitare e ad attutire.
Ora ricordo l'altra cosa: qual è la motivazione degli altri per vivere? Mi rifiuto che sia istinto. Devo pensarci, ma dopo osservazioni ho il triste sospetto che siano strutture enormi ma friabili. E la mia pure.
Devo lavorarci. Perlomeno ho scritto qualcosa. Manca il tono e il registro figo, ma dovrò pur riprendere la riabilitazione con un po' di esercizi facili, no?
diocan.
Mi sono preso 5 min e ho riletto. Ho scritto le cose di cui vergognarsi quando leggerò in futuro, per lo stile da scuole medie soprattutto, l'assenza di doppie letture e strane consonanze. Lo pubblico comunque perché sento un po' l'assenza di tutto questo e di solito mi sparo frasi nella solitudine quotidiana che vorrei replicare ordinate in oliate macchine da evocazione d'immagini.
Ecco. Ciao.