Thursday, 23 July 2015

Sane diete a base di zanne

Aggredire aggraziati aggregamenti di aggiornati pezzi di merda.
Questa sarebbe la dieta perfetta per gente come me.
Basta poco,  eh,  lo sguardo soprattutto e un po' la corporatura sgraziata e leggermente ferale.

L'apice recente di fastidio è dato dall'inpennata in popolarità di Whattsapp,  che ormai è vecchio ed è merda in confronto a quel capolavoro di Telegram.
Però no.
Come in tempi ignoranti era 'iPad'  invece che tablet e 'iPod'  invece che Mp3Player, così ora Whattsapp è il cool per i poco informati che si spacciano per "avanti".

Non tutto sto gran dramma,  fosse solo questo,  ma in ogni campo arriva il facile conoscitore che insegna,  magari senza nemmeno chiedersi se l'interlocutore in realtà sia più ferrato.
È qui lo schifo principe: non esiste solo dentro e fuori,  casta o outsider.  No,  ci sono scale e nella scala sono tutti pro.

Vedi la sessantenne di mia madre che solo per saper """"programmare"""" funzioni in Excel passa per l'hacker della vita,  Neo coi capelli bianchi,  sul posto di lavoro.

Se imbottirsi di niente e sgonfiarsi sugli altri dia soddisfazione a chi lo fa,  non so. Ma quanto odio mi genera,  beh,  è cosmologico.

Ricordo anche pagliacci al primo anno di università sproloquiare di notazione di Dirac.
Io capisco i sogni,  ma non diventare il mio incubo tale da geolocalizzarti in tempo reale per poter deviare la mia linea d'universo di qualche anno luce.

Forse è passivo aggressivo da parte mia,  magari sintomo di insicurezza,  ma certo è che far schifo è ben oltre ogni opinione.

Wednesday, 22 July 2015

How do you disengage reality?

At war with reality is a metaphor both for everyday life and for the struggle to reconcile perception with imagination.

Perception is everything gravitationally and electromagnetically detectable: colors,  sounds,  masses,  velocities,  motions...  Reality.
Even emotions are chemical in nature.

What is not reality,  then?  Well,  god,  satan,  fictional worlds and entities. And probably they all exist, built with WIP (weakly interacting particles).  You know,  particles that interact via weak force,  the ones responsable for beta decay.

I am just saying that compenetration is forbidden for bodies highly repulsive at short distances,  like electronic clouds of usual matter (or Pauli principle) .  But what if 'non real entities'  are made up of particles that can not interact with 'our'  matter? This entities would be here,  occupying my very same space (whatever 'space' is).

The problem of dark matter: dark matter exists,  it is probably a lot of matter that can only interact gravitationally,  otherwise undetectable.
What if right here,  on my side,  a creature breaths his 'weakly interacting'  air,  eats his 'weakly interacting'  meal and lives in a parallel world that is HERE but cannot be seen?

But at the same time a weak interaction can take place,  so maybe I can 'feel'  the presence.

Since reality is what i measure, are those things i can not measure not real?  And what if it is only a matter of accuracy,  or an on average impossibility?
What if the true reality,  the real truth,  is only some scientifical progresses away?

Just like before telescopes or microscopes,  why just believe,  when you can measure?

Thursday, 2 July 2015

Di stanza

Come folgore che fulgida filtra tra le palpebre a sezione sferica,  bam,  un nuovo post smuove il silenzio di mesi con inattesa voce protesa all'ozio di pensieri moderni.

Come non rimanere inermi davanti al cambio di paradigma?

Ora che ciò che cercavo,  e che spronava lo scrivere,  non più è un enigma ma un chiaro pilastro del mio respirare,  che altro avevo da dire se non silenzio di pace?

Oggi è distanza,  come le ultime settimane,  che porta una stanza che tace nelle ore della notte.  Distanza che lascis spazio ad altri segreti obiettivi.
Come l'essere il freddo ricapitolatore che riporta amare verità.

Bilancia tra l'essere finalmente in quiete e l'alleviare il tormento altrui.
Ecco,  ora sono più di chi fui.