Perché nella tua volontà immensa hai sintetizzato me?
Non potevi tipo oziare con una birra sul tuo divano cosmico e goderti lo spettacolo comico di questo alcolico universo in bilico tra controllo e selvatica espansione?
Un po' di porcodio genetico da mio padre, un po' di madonnatroia dall'elicoidi di mia madre e bam bam un po' di randomnesss coi raggi cosmici sulle ovaie.
Esco di testa e dal monento della nascita mi scalfisco sempre e solo la testa ad arietare il mondo. Eh, l'abitudine.
L'abitudine non fa il monacudine. Al massimo una testa dai tratti duri come un'incudine.
No, una spugna era troppo mainstream o troppo da Capitan Uncino. Ci hai messo proprio un pozzo che succhia come neanche tutte le troie di Praga. E in fondo all'abisso? Un bel buio col silenzio e un paio di teschi di vacca e cactus.
Gonfi pianeti di mari e oceani e neanche ti specchi?
Oh, ma forse ci sono altre particelle massive che non interagiscono EM o via gluoni. Ah, ma dillo che nel mondo parallelo di dark matter tu sei un figo e il tuo universo ha vinto l'ultimo concorso di universi fatti in casa.
Vuoi un divanetto da psicanalisi? Eh, createlo... penso sia il tuo lavoro, no?