CerebrAli
Sedeva
laggiù
e mi
guardava lontano,
sdegnosa
della pioggia
e della
mano
con cui
impugnava
il cuore
che la
pioggia lavava
e la mano
stritolava.
Sedeva
laggiù
come
guardiano del tempo
che taglia
lo scalpo
con un
tomahawk di lampo
alla
sensazione vertiginosa
che possa
sbocciare qualRosa.
Si alzava
di tanto in tanto
e lanciava
una pietra,
contando
quanto lo schianto
risuonasse
di eco selvaggia
in questo paesaggio,
scheletrico
e cerebrale
che a
nessuno so confessare
essere il
più grande
norMale.
Oggi ho trovato un foglio piegato in un foglio infilato in un libro sotto a un quaderno in una scatola sopra all'armadio e per due soldi un topolino comprò.
Si parla di 2010 se i miei sensi di ragno non mentono e oggi ci va proprio a genio fare il cretino e pubblicare merda.
Ecco, questo era il "commento al testo".
Il "commento al tasto" sarebbe: CANC CANC CANC.
PS: sono ancora convinto che per essere convinti come a volte io riesco a convincermi non serva proprio sta grande convergenza di convincimenti. Questo vuol dire la """poesia""": che o la va o la spacca e metà volte nessuna delle due.... o qualcosa del gener... oh, fuck off.
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