Thursday, 7 November 2013

Celebrare celeri e cerebrali le ceneri di cisterne di cene avanzate per il giorno dopo.

CerebrAli

Sedeva laggiù
e mi guardava lontano,
sdegnosa della pioggia
e della mano
con cui impugnava
il cuore
che la pioggia lavava
e la mano stritolava.

Sedeva laggiù
come guardiano del tempo
che taglia lo scalpo
con un tomahawk di lampo
alla sensazione vertiginosa
che possa sbocciare qualRosa.

Si alzava di tanto in tanto
e lanciava una pietra,
contando quanto lo schianto
risuonasse di eco selvaggia
in questo  paesaggio,
scheletrico e cerebrale
che a nessuno so confessare
essere il più grande

norMale.




Oggi ho trovato un foglio piegato in un foglio infilato in un libro sotto a un quaderno in una scatola sopra all'armadio e per due soldi un topolino comprò.
Si parla di 2010 se i miei sensi di ragno non mentono e oggi ci va proprio a genio fare il cretino e pubblicare merda.
Ecco, questo era il "commento al testo".
Il "commento al tasto" sarebbe: CANC CANC CANC.

PS: sono ancora convinto che per essere convinti come a volte io riesco a convincermi non serva proprio sta grande convergenza di convincimenti. Questo vuol dire la """poesia""": che o la va o la spacca e metà volte nessuna delle due.... o qualcosa del gener... oh, fuck off.

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