Ho passato la vita non sapendo cosa sono. Non so cosa ho fatto e non so cosa sto facendo.
Sto perdendo tempo a scrivere questo sperando nell'aiuto del pubblico ma, si sa, la massa segue la pancia (le elezioni lo dimostrano) e in realtà voglio solo cagare 'sto peso e sperare che per qualche giorno non mi tormenti.
Come un abile equilibrista, o forse solo un misero passerotto, zampetto sul filo dell'alta tensione e non so che cazzo sto facendo.
Sono sempre in bilico, SEMPRE e lasciatemi questa generalizzazione eccessiva. In bilico tra una precoce maturità e un mai terminato infantilismo, tra deliri di gloria e coscienza della mia mediocrità, tra l'aiutare gli altri e la solitaria misantropia che grida "aiuto".
Tramando la mia fede nel "ghigno", che è distorcere il viso nella metà strada tra la risata liberatoria e la smorfia disgustata.
Non voglio più essere il limbo, lo spiantato rinnega-origini e l'illuso cerca-radici, voglio finisca.
Ma non finisce.
Ogni scelta ora mi fa paura. Ho un lungo campionario di esempi, nel passato, di tutte le volte che la libertà di scegliere mi ha solo messo nei casini.
Tornassi indietro, all'istante in cui sono nato, darei ai miei carta bianca "fatemi fare quel cazzo che volete".
Del resto sarebbe solo un proseguimento di quello che hanno già fatto: darmi la luce senza darmi scelta.
Di recente ho pensato e pensato e più penso più mi arrotolo in una nicchia dove la mia voce rimbomba e sembra la voce esterna di qualche spirito o divinità. Mi raggomitolo nel buio che le mie stesse braccia mi provocano e temo che il calore che sento non sia altro che quello del mio stesso corpo.
Ho paura che il ticchettìo che accelera sia solo il mio cuore in agonia, dopo che ho rifiutato di scegliere.
Non so. E potrei chiudere tutto. E potrei litografarmelo in lapide, forse modificando in "non sapevo".
Non sapevo che sarebbe stato così. Non sapevo che basta un silenzio per ammazzare, basta vedere altre scimmie capire per sprofondare nella nicchia da cui guai a voi se mi trascinate fuori.
Oggi fa schifo. Faccio schifo. E quello che temo è di peggiorare e perdere quel microscopico poco di bene che rimane.
Vorrei in questo ordine:
-essere stupido
-essere meno stupido
-essere morto