Wednesday, 10 July 2013

Siamo sulla stessa Parca

Ci volano attorno eventi
come proiettili falène
mentre ingenui protraiamo
l'istante che avviene
mentre attorno il suono
avvolge come sciame
scomposti protraiamo
i polsi alle lame
di giustificazioni aliene,
sordo il cuore freme.
È finita.
Ma finiamo assieme.



È raro che scriva particolarità, tengo sempre un basso generico e un tenore profilo (o una corale inversione). Per quanto umanamente possa avere in mente accadimenti vissutimi, di solito sto sul generale (nei panni di  colonnello).

Questa volta voglio dare un volto, anzi un multifronte Giano a quei quattro stronzi che stanno ora sopravvivendo nel mio stesso doppato pantàno.

Molto termopilèo, ragazzi: non ho paura della morte perché so già che ci prenderà assieme e nel pogo infernale usciremo lame dalle tasche e ghigni dalle zanne.

Oppure la sto dedicando solo a TE...
O a me.
Miracoli dell'anonimato e dello scrivere da ubriachi.

See ya next gen

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