Sunday, 7 July 2013

R+J e la storia dell'eutanasia (staccar la spina alla rosa)

ROMEO E GIULIETTA

Il pianto irrepresso
da un balcone capuletto
quando rosa alla sera
senza nome lascia il letto
senza petali invecchia
alla luna nega il nome
e nell’albedo che rispecchia
più di onda sei tra i flutti,
come fico senza frutti
tra le viti produttive.

Suicidio
per finto veleno
o per lama
per Romeo che vive
per colei che ama.

Suicidio per le stirpi
che come serpi
estìrpano
la vita con i nomi.




Romeo e Giulietta è qualcosa di così sopravvalutato che solo osare pensarlo crocifigge il pensante all'istante.
Vero, molti spunti interessanti innestati da ShaMesphere per avvelenare la pillola di un racconto trito e ritrito. Il mio problema con questi tipi di sopravvalutazione sta nell'inutilità degli aspetti over-analizzati, come la scena del balcone, dimenticando totalmente che tutt'ora forse una scena del balcone è ridicola, mentre l'odio tra famiglie è vivido nella vita di molti (tutti).
Famiglie, come sempre, allargate a interi gruppi e nazioni. (Per non parlare dell'accezione mafiosa)
Ora, mi piace pensare in maniera molto più spirituale e, forse, ecologica di quanto vorrei, però: e se esistesse una profonda capacità sterilizzante? Se l'odio tra Montecchi e Capuletti intaccasse così profondamente la biologia interna dei suoi appartenenti da rendere sterili i nostri due eroi? Se un'indecente concentrazione mentale riuscisse a bloccare ciò che nessuna delle parti vorrebbe mai si avverasse, cioè che il legame dei due possa unire le due famiglie?
Avrebbe ancora senso il loro amore? Potrebbe essere coronato con la definitiva unione dei due mondi d'origine incarnata in un figlio? No. E allora sarebbe tutto veleno sparso a caso e stilettate all'aria con tanto di Frate Lorenzo che si ingegna in stratagemmi da Sun Tzu per niente.

Scommetto che non ci avevate mai pensato e, a dirla tutta, nemmeno io fino a 5 minuti fa. Ecco che la critica è talmente evanescente che andrebbe criticata in quanto esistente.
So solo che Romeo+Juliet con Leonardo di Caprio a Verona Beach era veramente un doppio pugno in faccia. Eppure mi è piaciuto.

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