Succede.
A volte bene, a volte male. Chiamalo ictus, a volte brutto a volte stupendo. Ma BAM.
Scientificamente, filosoficamente, materialmente: una fluttuazione (statistica/quantistica), una deviazione (democritea), un urto ("Hit between the eyes", Scorpions).
Emotivamente: il tuffo al cuore.
In altri posti hanno una non traducibile serendipità, l'improvvisa e inaspettata felicità.
Ma io che sto invecchiando vedo fato anche nell'inaspettato, prevedibilità nell'imprevedibile.
Di colpo mi accorgo che c'è altro, oltre a questi 80 kg di acqua, sento che da qualche parte c'è ancora un respiro che ansima. "This is an emotion".
Di colpo, con solitudine e vento di temporale e fumo attorno di una sigaretta che sto lasciando morire, sento che tutto fuorché la vita voglio lasciar morire. Voglio inseguire: se vince chi fugge, chi insegue vede ancora avanti.
Di colpo i tasselli che mi sono frantumato addosso forse vibrano. Fluttuazione, deviazione, urto.
E compongono sentimento.
Probabili righe non lette o un mio stolto e arrogante essere superficiale, ma questo tuffo al cuore l'ho sentito QUI ORA. E la solitudine si è trasferita in un anfratto lontano del mio cranio.
Grazie.
Non so ballare. Ma per te scuoterei tutto e tutti, così da stare immobili, io e te, al centro della sala a brillare e apparire ai terremotati attorno come ballerini letali.
Per te fratturerei le apparenze.
Succede.
Prosegua o meno non importa: ho bruciato prezioso sonno per sfidare notturno il temporale incombente e fermare l'istante in cui ti sento, lontana, respirare.
"L'ho scritto una settimana fa" (quasi) e non è successo solo una volta.
Forse non è poi così inaspettato.
Ora mi serve benzina per bruciare questo foglio. Tanta benzina, perché non so quale sia il server che lo custodisce.
Succede.
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