Monday, 8 July 2013

E.D.U.S. (L.)


Ed eccoci al classico più classico: le storie.
Non ci giriamo intorno, ok? Tutti hanno bisogno di qualcuno. Io, ad esempio, avrei bisogno di essere giga-famoso per poter andare da Fazio, parlare per 20 minuti e prendere 15000€, così, parlando di cosa per me significhi scrivere.
Altre persone hanno, solitamente, bisogno di qualcuno da invadere come la Polonia di attenzioni o viceversa qualcuno che sia "sempre lì" nei momenti di calo.

Nei miei quasi xy anni di vita ho dato molto peso alle relazioni di coppia, aiutando sempre coloro che mi circondava a costruire la loro relazione perfetta e, come ogni bravo insegnante, senza mai applicare alla mia vita i miei dettami.
E infatti sto ancora bene.

Se c'è una cosa che aiuta tantissimo, e parlo a tutti voi, è dire che uscite da una storia lunga.
Uscire da una storia lunga porta con sè un MUCCHIO di vantaggi:
-non siete vergini
-siete affranti
-valete qualcosa perché comunque la storia è durata a lungo e, in gergo idiota, avete "competenze"
-siete segnati e non vi dispiacerebbe partire "easy" (sveltina e via), restando comunque  potenzialmente in grado di progredire alla "storia seria"
-avete termini di paragone con l'ex, dando quel senso di sfida e di competizione al wannabe partner che fa sempre bene (cioè: porta a litigi che sono sempre bene in una coppia)
-siete single!


Quindi, per il prossimo "rimorchio time", ricordatevi di filastroccare questa:


ESCO DA UNA STORIA

Esco da una storia lunga
di circa mille pagine
con alti e bassi
e in mezzo una voragine.

Voglio una storia breve
mi basta mezzo litro,
voglio il ringhio notturno
e non l'abitudine del nitrito.

Voglio una storia breve
così breve che è già finita
voglio una storia compatibile
con la cosa più breve: la vita.


Al massimo potete darvi delle arie da amanti radioattivi e modificare il tutto con:
"ESCO DA UNA SCORIA".
Vi giuro: DE VA STAN TE.

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