Wednesday, 3 July 2013

Dalle radìci

Dalle radìci tronco
il fruscìo di foglie
se declìno lo sguardo
all'altare
torco il collo
della mia voce
mentre controllo
diretto alla falce
con un ràntolo
il controllo
di un cànto
che

Se ci si attenesse ad una semplice regola per cui il campo di competenza è l'unico campo percorribile, si eviterebbero marèe di branchi di invasori di campo naked che elicòtterano attributi nel vano tentativo d'accaparrarsi attenzioni inaccaparrabili in tal campo.
È dura, lo so, tacere. È dura reprimere, applicare i dettami dell'hatebreedèo "Mind over All", sfidare l'istinto di socializzare e, inamovibili, starsene quieti e muti nel silenzio zitti.
Tacere in molte occasioni diventa un'arte difficile, appresa dopo duro allenamento che nemmeno Rocky Balboa in cima alle scale comparerebbe alla sua corsetta da american dream.
Assenza è scorciatoia. Esserci e tacere è vera ascèsi, vero achivement d'uno stato di superiore comprensione.

Infatti non taccio.

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