Ci sono di quei personaggi, così hot cool trendy affascinanti stilosi, che trasudano "Yeah, baby!" da ogni poro scavigliato e abbronzato.
Gente che appena nati non hanno fatto un vagìto, hanno fatto un mojito.
Persone che appaiono in foto solo con incontaminate spiagge alle spalle e cocktail serviti in ananas smezzate con una katana in adamantio.
Sono personaggi così poco austeri che ovunque appaiono (occhialedasole muniti) la gente attorno sente musica permeare l'aria, il sole impallidisce al paragone e un'enorme sfera da discoteca cala dall'infinito e ruota lampeggiante sopra il febbricitante figo del sabato sera di turno. Di martedì.
Ci sono questi mezzi allampadati, mezzi palestrati, soffusamente tatuati con ideogrammi e idiototonnellate.
Sono apoteosi della mediocrità, Fabrizi Corona senza foto e Briatori senza i soldi, pop star senza pubblico e Las Vegas senza casinò.
Lapo Elkan senza coca.
Si imbrancano tra loro e annaspano nel loro fumo e profumo Hugo Boss e Marlboro Light. Si appoggiano premeditatamente casual, con il filo di barbetta per accennare alla virilità che la gamba cerettata e il petto arrossato non possono mostrare.
Hanno mille donne attorno, oltre ai wannabe trendy (apprendisti e padawan in cool-aggine), e in totale ammontano all'equivalente di un cervello.
Detto tra noi, vorrei essere uno di loro, un così perfetto emblema di mediocrità da avere almeno lo scopo nella vita di perseverare a preservarmi così. Loro almeno hanno uno scopo.
Io scopo. Poi scappo.
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